Secondo l’opinione dell’avvocato generale della Corte di Giustizia UE Jääskinen (causa C-117/13 Technische Universität Darmstadt), uno Stato membro può autorizzare le biblioteche a digitalizzare, senza l’accordo dei titolari dei relativi diritti d’autore, opere da essa detenute nella propria collezione per proporle su posti di lettura elettronica, consentendone la stampa negli stessi limiti ed alle stesse condizioni a cui sono soggette le fotocopie di edizioni cartacee.
La facoltà rientrerebbe nel regime delle eccezioni al diritto esclusivo di riproduzione e di comunicazione al pubblico garantito agli autori dalla Direttiva 2001/29 sul diritto di autore. Jääskinen precisa tuttavia che tale facoltà è comunque soggetta a limitazioni, dovendosi escludere una ‘digitalizzazione globale’ d’una collezione e dovendosi circoscrivere l’eccezione a riproduzioni “specifiche” d’opere protette “individuali”. In particolare, ad es. e qualora occorra proteggere gli originali delle opere che, pur essendo ancora coperte dal diritto d’autore, siano antiche, fragili o rare, oppure quando l’opera sia consultata da un elevato numero di studenti e  le copie rischierebbero di
provocare un’usura sproporzionata.

Per approfondimenti:

C-117/13 –  Technische Universität Darmstadt v Eugen Ulmer KG – Conclusioni (in fr)

Comunicato stampa della Corte n. 78/2014